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Un po 'di me...

Nato in Portogallo, naturalmente angolano, cresciuto nel Regno Unito.
Questo dovrebbe darti un'anteprima della mia vita tutt'altro che convenzionale.

Il cambiamento è qualcosa che ho sempre abbracciato.

Questa mentalità, tuttavia, è stata messa davvero alla prova quando mi è stata diagnosticata la narcolessia e la cataplessia nel gennaio 2018.

Mi ci sono voluti due anni interi anche solo per iniziare il viaggio e comprendere le implicazioni che questa condizione avrebbe avuto sulla mia vita, sui miei progetti e sui miei sogni. 

La strada verso l'accettazione è stata spianata grazie a questo blog. 

Condividere la mia storia con il mondo mi ha permesso di reindirizzare la mia attenzione e i miei sforzi per aiutare gli altri in un momento in cui non potevo aiutare me stesso. 

Questo è il motivo per cui ora esorto tutti, con o senza narcolessia, a condividere la propria storia quando sarà il momento giusto, perché c'è un enorme potere nel dare potere agli altri. 

Il mio "perché?"

Il mio "perché" per voler lavorare nella comunità della narcolessia è profondamente radicato nella mia fede nel potere di trasformazione delle esperienze condivise. Credo che condividendo il mio viaggio con la narcolessia, posso aiutare a cambiare la narrativa per gli altri che lottano con la stessa condizione. 

Sono guidato dalla consapevolezza che la narcolessia non è solo una battaglia personale, ma comunitaria. È una condizione che colpisce non solo l'individuo, ma anche le sue famiglie, i suoi amici e la comunità. Aumentando la consapevolezza e sostenendo una migliore comprensione e trattamento, spero di avere un impatto significativo sulla vita delle persone affette da narcolessia.

La mia motivazione risiede nella convinzione che ogni storia conta e che ogni esperienza condivisa può essere un trampolino di lancio verso un futuro migliore. L'advocacy non significa concentrarsi sulle nostre lotte, ma usare la nostra voce per effettuare il cambiamento e aprire la strada agli altri. Condividendo le nostre storie, possiamo contribuire a plasmare una società più compassionevole e comprensiva, in cui le persone affette da narcolessia non sono definite dalla loro condizione, ma dalla loro forza e resilienza.

In sostanza, il mio "perché" è creare un mondo in cui ogni persona affetta da narcolessia si senta vista, ascoltata e compresa. Un mondo in cui le loro storie non vengono semplicemente raccontate, ma vengono utilizzate come catalizzatore del cambiamento.
 

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